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Coronavirus. Confagricoltura sollecita al Governo misure urgenti a sostegno delle imprese

Roma (12 marzo 2020) – Scongiurare il blocco dell’attività delle imprese per difficoltà dovute alla carenza di manodopera, interruzione delle consegne e dei rifornimenti. E’ questo, per Confagricoltura, il problema più urgente da affrontare e risolvere per garantire la continuità della produzione agricola.
Perciò il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sollecitato al Governo una serie di misure in grado di sostenere il settore e assicurare alle imprese la necessaria liquidità.
Innanzitutto, sul piano dell’occupazione, per favorire il reclutamento di manodopera da parte delle aziende agricole i cui addetti sono impossibilitati ad effettuare la prestazione per l’emergenza sanitaria, secondo Confagricoltura sarebbe necessario consentire il ricorso al contratto di prestazione occasionale anche oltre i limiti attualmente previsti dall’attuale normativa; semplificare tutte le procedure per l’assunzione dei lavoratori dipendenti stagionali, oltre a riconoscere sgravi contributivi alle imprese agricole e prevedere una proroga, almeno fino alla fine dell’anno, sia degli adempimenti nei confronti degli enti previdenziali sia dei pagamenti contributivi a carico delle aziende agricole.
Per quanto riguarda la tassazione, occorre proseguire con determinazione sulla strada della riduzione del cuneo fiscale, liberando risorse per sostenere il fronte della domanda e incentivare l’occupazione.
Sul piano del credito, Confagricoltura propone una “moratoria” generale da parte anche delle istituzioni che mettono a disposizione delle imprese strumenti di finanza agevolata, nonché la concessione e l’estensione a “titolo gratuito” delle garanzie ISMEA.
Per quanto riguarda la PAC, viene invece avanzata la richiesta che sia disposto l’anticipo di tutti i pagamenti.
Anche per Confagricoltura, poi, è indispensabile rilanciare il sistema Paese facendo leva sulla promozione del Made in Italy, lavorando a un piano di rilancio, mettendo in prima linea le eccellenze del nostro Paese, tenuto conto delle pesantissime ricadute dell’emergenza sul settore turistico ed enogastronomico in tutta Italia. Così come è necessario rafforzare le iniziative politiche e diplomatiche messe in atto dal Governo per rimuovere qualsiasi impedimento, assolutamente immotivato, all’export del Made in Italy agroalimentare.
“La crisi che il Paese sta attraversando è pesante – afferma  Giansanti – ma possiamo e dobbiamo uscirne più forti grazie all’impegno e allo sforzo collettivo auspicato dal presidente del Consiglio. Ecco perché abbiamo proposto un piano di investimenti pubblici con procedure straordinarie per la realizzazione, ai fini della modernizzazione delle infrastrutture, a partire dai trasporti. Il risultato – aggiunge – sarebbe duplice: sostegno rapido al ciclo economico e all’occupazione e, in prospettiva, rilancio competitivo del sistema Paese”.
In questa ottica, andrebbero sostenuti anche gli investimenti a livello di impresa. Trasformazione 4.0 rappresenta infatti, per Confagricoltura, un’opportunità straordinaria per investimenti innovativi da parte di tutta la platea delle imprese agricole, che non accedevano in larghissima parte agli incentivi di Industria 4.0. Perciò è importante che il MISE valuti l’opportunità di rendere il credito fruibile fino ad esaurimento, anche oltre i cinque anni previsti.
Quanto al credito d’imposta, si suggerisce di concederlo a tutte le imprese che subiscono un calo del fatturato in conseguenza dell’emergenza COVID-19.

Confagricoltura, infine, invita il Governo a valutare la cancellazione per il 2020, e non la semplice sospensione, degli obblighi tributari delle aziende e l’abrogazione di Plastic Tax Sugar Tax al fine di sostenere e far riprendere agevolmente i processi commerciali direttamente imputabili alle filiere produttive a valle. Ma nello stesso tempo, l’organizzazione agricola assicura la massima collaborazione alle Regioni per fare in modo che i cittadini abbiano la massima tranquillità sulla disponibilità dei beni alimentari.

Red