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Emergenza Covid-19. Le organizzazioni agricole garantiscono livelli e qualità della produzione.

Roma (17 marzo 2020) – Per le organizzazioni dei produttori agricoli occorre garantire i livelli produttivi e la qualità dei prodotti e nello stesso tempo evitare rincari al consumo e ribassi alla produzione. ‘’Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta occorre assicurare – sottolinea la Coldiretti – l’approvvigionamento della popolazione con un’equa distribuzione del valore lungo la filiera, evitando rincari al consumo e ribassi ingiustificati alla produzione dove le forniture sono assicurate dal lavoro di 740mila aziende agricole e stalle”. In questa fase di emergenza Coronavirus a preoccupare l‘Organizzazione degli imprenditori agricoli è, soprattutto, l’andamento dei prodotti freschi con i vegetali che registrano nelle quotazioni all’origine un brusco calo a due cifre, al di sotto dei costi di produzione. “In queste condizioni – secondo Coldiretti – è importante il richiamo alla responsabilità di tutti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha annunciato l’impiego della Guardia di Finanza per intervenire duramente contro i comportamenti speculativi di chi impone prezzi fuori mercato o lucra condizioni di vantaggio nelle produzioni di beni di prima necessità”.

Con tutte le evidenti difficoltà che comporta l’emergenza da Covid-19 – sottolinea un’indagine Coldiretti/Ixe – sono oltre tre milioni gli italiani che continuano a lavorare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione.

“La scelta – rileva Coldiretti – è stata quella di privilegiare alimenti semplici alla base della dieta mediterranea con una grande attenzione però alla conservabilità che ha favorito gli acquisti di prodotti in scatola”.

Anche per il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il mondo della produzione agricola è pronto a garantire approvvigionamento di prodotti sani e di qualità.

“Gli agricoltori – sottolinea Giansanti – nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza per i lavoratori,  stanno lavorando e continueranno a farlo per il Paese per produrre e fornire con regolarità prodotti freschi e materie prime indispensabili per l’industria agroalimentare. Siamo orgogliosi di questo ruolo.”

L’ufficio studi di Confagricoltura evidenzia che i cibi maggiormente acquistati (fonte Nielsen) sono quelli a lunga scadenza facilmente conservabili, come riso (+33%), pasta (25%), scatolame (+29%), derivati del pomodoro (+22%), sughi e salse (+19%), a discapito dei prodotti freschi facilmente deperibili. La rassicurazione che arriva da Confagricoltura è che tutti i prodotti sono disponibili e che gli agricoltori italiani sono in grado di garantire cibo sano e di qualità per tutti. E dunque la raccomandazione a non comprare in eccesso per evitare inutili sprechi e soprattutto a comprare made in Italy.

Alessia Capeccioni