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Il bonus di 600 euro per il mondo agricolo

Roma (7 aprile 2020) Per far fronte all’emergenza sanitaria Covid19, il Governo ha deciso lo stop per tutte quelle attività economiche non essenziali, lasciando aperte, invece, quelle che erogano beni di prima necessità. Tra queste, le attività del settore agroalimentare considerato strategico per il Paese.

Senza dubbio, però, è necessario tenere in considerazione lo stato di crisi che molte imprese subiranno e l’importanza di garantire un’efficace attività di supporto per tutto il settore. Per esempio, basti vedere la quasi totalità delle aziende florovivaistiche che ha merce invenduta in serra o molti agricoltori che lasciano marcire i propri prodotti nel campo per mancanza di manodopera per la raccolta o per problemi legati alle restrizioni del Governo e, quindi, spesso impossibilitati a presentarsi fisicamente sul posto.

Per far fronte a tutto ciò, il Governo Conte ha varato il decreto Cura Italia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020, nel quale si prevede un’indennità di 600 euro netti, non assegnabile ai pensionati e a coloro che percepiscono il bonus di reddito di cittadinanza, per tutti quei lavoratori che hanno realmente subìto le conseguenze di questa emergenza.

Nello specifico, coloro che possono farne richiesta sono: lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle casse di previdenza private, per i quali l’indennizzo sarà erogato direttamente dalle casse di appartenenza (Enpaia, per i Periti Agrari e gli Agrotecnici); coltivatori diretti, coloni e mezzadri iscritti alla Gestione separata dell’Inps e che non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria; operai agricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali che nel 2019 abbiano lavorato almeno cinquanta giornate come dipendenti e non siano titolari di alcun trattamento pensionistico ed, infine, i liberi professionisti con regolare partita Iva attiva al 23 febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata dell’Inps e che non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.

Per ottenere il bonus, previsto per il mese di marzo, ma che Conte ha già anticipato che ci sarà anche ad aprile, bisognerà semplicemente far richiesta all’Inps previa domanda tramite il sito web dell’Istituto, ai Centri di Assistenza Fiscale autorizzati o, per i Periti Agrari e gli Agrotecnici direttamente alle rispettive gestioni separate di Enpaia tramite posta elettronica certificata. Sul sito web di Enpaia è pubblicata la modulistica per presentare la domanda di contributo di 600 euro, dove è possibile visualizzarla e scaricarla.

“Noi stiamo facendo la nostra parte, – afferma Bernardino Lattarulo, Coordinatore della Gestione Separata Periti Agrari di Enpaia – le modalità sono stabilite in forma di anticipazione agli iscritti”.

In questa direzione di sostegno agli iscritti, spiega Lattarulo, si è mosso il Comitato Amministratore della Gestione Separata dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati in Enpaia che, nella seduta del 25 marzo 2020, ha deliberato un primo pacchetto di provvedimenti a favore degli iscritti per fronteggiare l’impatto economico di Covid19. Tra le misure adottate anche quella di sospendere tutti i pagamenti, compresi i piani di rateizzazione, ricompresi nell’arco temporale dell’8 marzo fino al 15 gennaio 2021, che vengono differiti al 30 gennaio 2021. E’ stata prevista la possibilità di rateizzazione in tutto o in parte in ulteriori dieci rate mensili senza alcun aggravio di interessi. Ed è stato istituito un sussidio una tantum  in caso di contagio da COVID-19 così previsto:

–             € 10.000,00  in caso di morte;

–             € 2.500,00   in caso di ricovero superiore a 10 giorni

–             Assistenza sanitaria di € 30 per ogni giorno di ricovero con un massimo di 450,00 euro. Tale ulteriore somma non è cumulabile con analoga copertura prevista da polizze assicurative.

–             € 1.500,00  in caso di ricovero fino a 10 giorni o di sola positività al COVID-19 con obbligo di autoisolamento.

 

MAC