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Decreto Cura Italia, benefici immediati anche per il settore agricolo

Roma (8 aprile 2020) Dopo la serrata imposta dal Governo, per contenere il diffondersi dell’epidemia, grande è stata la preoccupazione di molte imprese, dalla più grande alla più piccola, per un possibile rischio di una caduta di liquidità.
Nella strategia di Governo, si punta a garantire quella liquidità necessaria a non interrompere il delicato flusso di pagamenti, dai fornitori ai mutui e ai fidi, che già sono attivi fino alle prossime buste paga di aprile e maggio.

Nessuna impresa di qualsiasi settore è esclusa dal Decreto, vi rientrano infatti anche tutte quelle del settore agricolo. Settore che, nonostante tutte le difficoltà del caso – mancanza di manodopera e restrizioni legislative – sta continuando ad assicurare beni di prima necessità a tutto il Paese.

Dichiara, infatti, il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate: “le imprese agricole stanno svolgendo un ruolo fondamentale in questo momento drammatico per l’economia italiana bloccata dalle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19, pertanto diviene fondamentale permettere un rapido e consistente afflusso di liquidità alle imprese del settore primario. Ciò può avvenire in maniera immediata permettendo alle aziende agricole l’accesso diretto al Fondo di Garanzia per le PMI, comprendendo ovviamente i benefici previsti dal Dl Cura Italia”.

“Attualmente, infatti, il comparto primario può accedere solo attraverso i Confidi agricoli che, però, di fatto non esistono a livello nazionale e riescono a far erogare finanziamenti in poche province e per importi di entità modestissima. Basterebbe una copertura di 100 milioni di euro a valere sul Fondo di Garanzia per permettere la erogazione di prestiti di liquidità, ripianamento passività e investimenti al settore agricolo di oltre 1,3 miliardi di euro. Nel settore agroindustriale, collaterale a quello agricolo – prosegue L’Abbate – il Fondo ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi anni, erogando quasi 1 miliardo di euro solo nel 2019, come dimostrano i dati dello stesso Mediocredito Centrale. Dobbiamo, dunque, mettere gli istituti finanziari nelle condizioni di poter sostenere in maniera agile e immediata anche il comparto agricolo. Una richiesta che, dopo alcune mie prime interlocuzioni, è sentita anche dalle stesse banche. Questo settore dell’economia nazionale, ancor di più in questa fase di emergenza, si sta rivelando strategico per l’interesse del Paese e l’economia nazionale. L’apertura alla garanzia diretta del Fondo alle imprese agricole – conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole – rappresenterebbe anche un importante volano nell’ottica del rilancio economico dell’Italia che dovrà necessariamente poggiare le sue basi su un settore che ha sostenuto il PIL italiano in questi anni e non sta facendo mancare il proprio apporto neppure in questi momenti drammatici e che, per questi motivi, va sostenuto e agevolato in tutti i modi percorribili”.

La ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ha voluto inoltre precisare e rassicurare, in una videoconferenza tenuta con le associazioni di categoria, sul fatto che “il settore agricolo è ricompreso, e non potrebbe essere diversamente, nell’iniezione di liquidità che il Decreto garantisce a sostegno di tutto il sistema produttivo ed economico”.
 
MAC