
Enpaia, la casa del Welfare Agricolo
di Roberto Diacetti
Direttore Generale Fondazione Enpaia
Per aiutare imprese, lavoratori e professionisti ad affrontare l’emergenza Covid-19 la Fondazione Enpaia – scrive il Dg Roberto Diacetti – non si è limitata a sospendere il versamento dei contributi e ad erogare i Bonus previsti dal Governo, ma si sta muovendo in un’ottica innovativa anche sul piano degli investimenti e dell’organizzazione del lavoro.
Per aiutare imprese, lavoratori e professionisti ad affrontare l’emergenza Coronavirus la Fondazione Enpaia non si è limitata a sospendere il versamento dei contributi previdenziali e ad erogare i Bonus previsti dal Governo, ma si sta muovendo in un’ottica innovativa anche sul piano degli investimenti e dell’organizzazione del lavoro. Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria stiamo lavorando in modalità smart working. Questo ha permesso di far funzionare la Fondazione a pieno regime, garantendo prestazioni e servizi essenziali, mantenendo un buon livello di produttività e tutelando la salute dei lavoratori riducendo al minimo le occasioni di contagio.
Il primo passo per dare sollievo immediato alle aziende, ovviamente, è stato quello di sospendere il versamento dei contributi previdenziali fino al 30 Settembre 2020, anche per i Consorzi di bonifica. Mentre per i Periti Agrari la sospensione arriva fino al 15 gennaio 2021 così come pure per gli Agrotecnici. Il secondo, per dare sostegno ai professionisti iscritti alle due Gestioni Separate di Enpaia, è stato quello di erogare prontamente i Bonus previsti dal Governo a chi è in possesso dei requisiti richiesti (ricordiamo che c’è tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda). In un momento di eccezionale gravità come quello che stiamo vivendo occorre infatti un surplus di impegno per sostenere chi ha bisogno in modo da evitare un avvitamento ulteriore della crisi in atto.
In una prospettiva di recessione globale, con il Fondo Monetario Internazionale che per quest’anno pesa un calo del 3% del Pil mondiale e un rimbalzo molto incerto del 5,8% nel 2021, mentre per l’Italia si prevede una contrazione del 9,1% nel 2020 e un rimbalzo ancora più incerto del 4,8% nel 2021, ciascuno deve impegnarsi al massimo delle proprie possibilità a tutti i livelli per frenare prima la caduta e sostenere poi la ripresa. Di fronte ad un arretramento così importante, che potrebbe rivelarsi ancora più consistente e che si rifletterà su tutti i settori compreso quello agricolo, le Casse di previdenza svolgendo un ruolo tipicamente sociale sono in grado di comprendere la gravità dell’attuale crisi e di agire di conseguenza. Concedere liquidità a imprese e professionisti attraverso la sospensione dei contributi previdenziali e il pronto pagamento dei bonus, è un intervento di pronto soccorso che va esattamente in questa direzione.
E sempre in un’ottica di attenzione al tessuto produttivo, nei mesi passati, Enpaia ha avviato un piano di investimenti che oggi si sta rivelando lungimirante, impiegando circa 40 milioni di euro in economia reale, puntando a rafforzare il settore agricolo con significative operazioni. Con 15 milioni di euro la Fondazione è entrata nel capitale sociale di Bonifiche Ferraresi SpA, un’azienda agricola italiana attiva nella coltivazione e commercializzazione di prodotti agricoli, con circa 6.500 ettari di terreno coltivati (a riso, mais, grano, orzo, barbabietole, soia, orticole e frutta). Altri 26 milioni di euro li abbiamo investiti in Finance For Food, un fondo di private equity italiano specializzato in impieghi in società operanti nel settore agroalimentare e dei servizi connessi.
Mentre, sul fronte della green economy, 20 milioni di euro sono stati impiegati in un fondo obbligazionario di Eurizon (l’Absolute Green Bonds). Scelte dettate dall’idea di privilegiare i fattori che favoriscono una crescita sostenibile, attenta alla società e all’ambiente, e le imprese che adottano le migliori prassi in tema di politiche ambientali, sociali e di governance (i cosiddetti fattori ESG, acronimo di Environmental, Social and Governance). L’obiettivo di Enpaia è infatti quello di valorizzare gli investimenti che creino responsabilità sociale delle imprese e di migliorare la gestione del rischio sia dal punto di vista finanziario che reputazionale, ma anche di contribuire ad uno sviluppo economico sostenibile privilegiando, nelle proprie scelte di investimento, le imprese che adottano buone pratiche centrate su modalità produttive rispettose dell’ambiente, su condizioni di lavoro inclusive e attente ai diritti delle persone e sull’adozione di elevati standard di governance dell’impresa.
L’emergenza sanitaria, inoltre, sta evidenziando chiaramente quali potranno essere i cambiamenti che in futuro caratterizzeranno il mondo del lavoro. A cominciare dallo smart working che avrà per forza di cose una più ampia diffusione, anche per quanto riguarda i dipendenti della stessa Fondazione; dal welfare integrativo che sicuramente dovrà essere rafforzato. Enpaia, infatti, punterà sul lavoro da remoto non solo per rispondere ad esigenze dettate dall’emergenza sanitaria, ma anche come forma innovativa di lavoro per andare incontro alle esigenze delle persone, riducendo gli spostamenti in modo da contribuire all’abbattimento dei livelli di Co2 e polveri sottili, e aumentare il livello di produttività. Ma nello stesso tempo lavoreremo per ampliare e sviluppare l’offerta di welfare integrativo, sia sul versante della previdenza complementare che su quello della sanità per rispondere alle esigenze dei lavoratori e delle famiglie.
È in questi ambiti, che si potrà esplicare la funzione sociale di una cassa di previdenza come Enpaia. Ed è su queste direttrici che la Fondazione, con i suoi 38 mila iscritti, intende muoversi per affrontare questo drammatico momento, nella consapevolezza che occorre contribuire alla ripartenza e al consolidamento del settore agricolo che oggi più che mai si rivela strategico per il Paese e per la sua economia.