
L’Italia di qualità non si ferma. Le misure di sostegno del Governo al settore agroalimentare.
Roma (05 maggio 2020) – L’Italia agroalimentare non ha fermato la sua produzione neppure durante il lockdown, nonostante la morsa dell’esportazioni in calo e dei consumi azzerati in bar e ristoranti chiusi per fronteggiare l’epidemia sanitaria Covid-19.
Le filiere nazionali di qualità, sotto la vigilanza dell’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi, hanno continuato le proprie produzioni in questi tre mesi, facendo registrare 1,86 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 3,8 milioni di vaschette di prosciutto; 1,35 milioni di forme di formaggio marchiate e 6,27 milioni di kg di formaggio grattugiato; oltre un milione di litri di olio; quasi 15 milioni di litri di aceto balsamico di Modena; 500mila kg di riso e 1,3 milioni di kg di ortofrutta. Anche il settore vitivinicolo ha continuato a produrre qualità in misura importante: nel bimestre marzo-aprile, quindi in piena pandemia, sono stati certificati 2,12 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 283 milioni di bottiglie con il Prosecco che, su tre denominazioni, è stato il vino più certificato: 580mila ettolitri pari a quasi 77 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera del biologico che ha visto l’ingresso, in questo periodo, di 998 nuovi operatori per una superficie pari a 26.960 ettari.
“Con i 150 milioni di euro stanziati nel Cura Italia per il Piano di promozione integrata rilanceremo all’estero i consumi delle nostre produzioni agroalimentari di qualità, vanto del Made in Italy, non appena le misure anti-Covid19 lo permetteranno – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Nel frattempo, non posso che ringraziare il lodevole lavoro svolto dall’Icqrf che, nonostante la drammatica crisi epidemica, ha effettuato oltre 21.000 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare garantendo i consumatori italiani e le produzioni nazionali di qualità. Oltre un terzo dei controlli si è svolto nelle regioni del Nord, il 17% in Lombardia e Veneto a garanzia del mantenimento degli standard delle due maggiori indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana Padano (5,2 milioni di forme) e il Sistema Prosecco con oltre 600 milioni di bottiglie nel 2019”.>
I laboratori dell’Icqrf hanno esaminato 2.705 campioni per 69.779 determinazioni analitiche. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale.
“La sicurezza alimentare, la trasparenza, la qualità e la salubrità delle produzioni sono la nostra priorità. Soprattutto in questo periodo cosi critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e l’intera filiera agroalimentare italiana, che in questi mesi con enorme sforzo e grande responsabilità ha continuato a produrre, garantendo al Paese cibo sano e di qualità – afferma la Ministra Teresa Bellanova. Per questo considero con particolare attenzione il lavoro e l’impegno delle ispettrici e degli ispettori dell’Icqrf che anche in questi tre difficili mesi hanno fronteggiato l’emergenza e non hanno mai smesso di vigilare, per il bene della collettività e delle moltissime imprese che lavorano con impegno e sacrificio, contro le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere. Pratiche ancor più intollerabili in questo particolare momento”.
Alessia Capeccioni