
Al via il Fondo Covid-19 per il comparto agricolo
Roma (11 maggio 2020) – La Conferenza Stato regioni ha sancito l’intesa sul decreto Mipaaf per il Fondo da 100 milioni di euro istituito dal Decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Gli aiuti saranno erogati rispettando le regole del framework emergenziale della Commissione europea.
La dotazione è finalizzata alla copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle suddette imprese, nonché per la sospensione dell’attività economica delle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura.
“Ho chiesto ai miei uffici – ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova – di velocizzare il più possibile ogni attività di sostegno alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Dopo una settimana dalla pubblicazione del Decreto Cura Italia abbiamo avuto l’intesa dalle Regioni per il decreto da 100 milioni di euro. Abbiamo previsto procedure più semplici e tempi di pagamento più brevi. Andiamo a intervenire per i nuovi finanziamenti e per la ristrutturazione dei debiti con aiuti fino a 20mila euro, con un fondo perduto fino a 6mila euro per i mutui già pagati dalle aziende e poi abbiamo destinato 20 milioni di euro per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca, anche nelle acque interne, e per l’acquacoltura. Sono risposte necessarie a una crisi che non ha paragoni anche nel settore agroalimentare. È vero che la filiera della vita non si è mai fermata e ha continuato a garantire gli approvvigionamenti di cibo, ma le perdite sono enormi. Per questo serviranno risorse adeguate anche nel decreto di maggio e su questo stiamo lavorando”.
L’erogazione degli aiuti avverrà sotto forma di contributo finanziario a copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti con un importo massimo ad impresa di 20 mila euro. A questa misura, gestita da Ismea, sono destinati 20 milioni di euro. Il secondo intervento prevede la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati e pagati nel biennio 2018-2019 su mutui contratti nell’esercizio delle imprese con un importo erogato da Agea da un minimo di 500 euro ad un massimo di 6 mila euro ad azienda. A questa finalità sono dedicati 60 milioni di euro. L’ultima misura, infine, riguarda la sospensione dell’attività di pesca, anche nelle acque interne del Paese, e dell’acquacoltura: per distribuire i 20 milioni di euro stanziati si procederà con un decreto ad hoc.
“Stiamo accelerando le procedure per poter garantire questo aiuto finanziario alle imprese del comparto primario – fa sapere il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate -. Nonostante le tante difficoltà causate dall’emergenza sanitaria Covid-19, con i canali ho.re.ca chiusi e le difficoltà nelle esportazioni, le filiere agroalimentari non si sono fermate garantendo alimenti, lavoro e PIL al Paese. Abbiamo pertanto l’obbligo di sostenere i loro sforzi in tutti i modi possibili, attraverso diversi strumenti. Il Fondo previsto dal Cura Italia è uno di questi e confido – conclude L’Abbate – che gli istituti che gestiranno la distribuzione delle risorse, Agea e Ismea, emaneranno a stretto giro le relative circolari per rendere operative le misure”.
Il decreto prevede che gli importi eventualmente residui delle misure, possono essere utilizzati, per lo stesso anno, per la realizzazione delle misure per le quali i fondi a disposizione non sono risultati sufficienti.
Alessia Capeccioni