
Anticipo fondi PAC. Domanda prorogata al 15 giugno
Roma (26 maggio 2020) – A seguito dell’emergenza sanitaria Covid19, le imprese agricole hanno urgente bisogno di liquidità e l’unico modo per far fronte a questo problema è quello di accelerare le erogazioni dei pagamenti della PAC del Primo e del Secondo pilastro sia in riferimento al saldo degli importi del 2019 sia, soprattutto, in riferimento agli anticipi per le domande da presentare nel 2020.
Proprio per questo motivo, il regolamento europeo 2020/531 ha autorizzato gli Stati membri a versare, tra il prossimo 16 ottobre ed il 30 novembre, anticipi maggiorati per le domande 2020 fino al 70% per i pagamenti diretti.
Ulteriori misure sono state previste dal decreto “Cura Italia”, nel quale è stato innalzata dal 50 al 70% l’aliquota di anticipazione, che può essere riconosciuta agli agricoltori, entro il 31 luglio prossimo, a fronte della presentazione della domanda 2020 e che interessa i pagamenti diretti del Primo pilastro.
L’obiettivo, come ha dichiarato il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova, è “di portare 1,4 miliardi di euro di liquidità a 565.000 imprese agricole, a partire dal mese di giugno, con procedure semplificate e senza domanda”.
Recependo la deroga della Commissione Ue per l’emergenza sanitaria, l’Agea, con una circolare pubblicata il 15 maggio scorso, ha reso note le date per la presentazione delle domande uniche: entro il 15 giugno per le domande iniziali; entro il 30 giugno per quelle di modifica ed, infine, per la comunicazione di ritiro di domande di aiuto il termine ultimo è il momento dell’irregolarità da parte dell’Organismo pagatore.
Per le comunicazioni relative alla cessione delle aziende, invece, bisogna fare la presentazione entro il 9 giugno 2021.
L’art.1, comma 4, del DM 13 maggio 2020 n. 5158, stabilisce che, per la presentazione delle domande Pac, sussistono le condizioni di causa di forza maggiore e circostanze eccezionali, relative alla pandemia, riconosciuta dall’Autorità nazionale per l’intero territorio nazionale e che, proprio per questo motivo, è ammessa la presentazione tardiva, senza alcuna penalità, non oltre il 10 luglio 2020.
Tutte le amministrazioni pubbliche (Ue, ministero, Agea, organismi pagatori regionali) si stanno impegnando per anticipare il più possibile i pagamenti. Proprio per questo, sono state previste tre forme: la prima, con pagamento tra maggio e giugno, è calcolata sul 70% del portafoglio titoli del 2019; la seconda vede come ultimo termine il 31 luglio ed è costruita sul 50% dell’importo del pagamento di base in riferimento a giovani e piccoli agricoltori della domanda unica 2020, da dove vengono esclusi i soggetti con situazione debitoria, quelli con trasferimento titoli non perfezionati e quelli che non sono agricoltori attivi; la terza, infine, prevede il pagamento tra il 16 ottobre ed il 30 novembre, che viene calcolato sul 70% dell’importo del pagamento di base, giovani e piccoli agricoltori della domanda unica 2020. Vengono esclusi, in questa fascia, soggetti con situazione debitoria e coloro che non sono agricoltori attivi.
Maria Antonietta Conso