• comunicazione@enpaia.it

  • 800 24 26 24

Sempre più italiani pronti a lavorare nei campi

Roma (26 maggio 2020) – E’ boom di italiani e under 35 che vogliono lavorare in agricoltura. Manca manodopera in questo settore, in seguito al blocco della circolazione europea ed extra-europea. Lo denunciano tutte le associazioni di categoria da diverse settimane ed in occasione dei prossimi raccolti  serviranno almeno 250mila persone.

Dal 7 aprile a oggi sono 30mila le persone in Italia che hanno fatto richiesta per andare a lavorare in un’azienda agricola grazie alla piattaforma AgriJob di Confagricoltura, che facilita l’incontro tra aziende e lavoratori. Per la maggior parte delle candidature si tratta di giovani laureati e laureandi in diverse discipline, anche Scienze agrarie e disoccupati provenienti soprattutto dal settore Horeca della ristorazione e ospitalità.

Circa l’80% di chi ha fatto richiesta è di nazionalità italiana e il 30% sono donne. Sono tanti in Italia, difatti, i lavoratori per i quali l’emergenza sanitaria si è trasformata in emergenza occupazionale, sottolinea la Confagricoltura, prima tra le associazioni imprenditoriali ad attivarsi per fare incontrare domanda e offerta di lavoro anche alla luce della mancanza della manodopera nei campi. “E’ una vera e propria valvola di sfogo – commenta il presidente Massimiliano Giansanti – in un momento cruciale del Paese in cui spesso il lavoro è scomparso”. E’ evidente come questo dato sia strettamente connesso alle ricadute sociali e lavorative scaturite a seguito del lockdown. Moltissime persone, soprattutto giovani sotto i 35 anni che hanno dovuto sospendere le loro attività lavorative o che avrebbero lavorato nella ristorazione, nei bar, nei parchi giochi, negli stabilimenti balneari o nella piccola distribuzione,  si stanno “ricollocando” nel settore dell’agricoltura che in questa fase registra un’ampia richiesta di manodopera soprattutto nella raccolta della stagione estiva di frutta e non solo.

Alla piattaforma si accede dal portale di Confagricoltura: il lavoratore compila il modulo indicando la provincia di interesse e la sua candidatura viene smistata automaticamente alla sede territoriale dell’ente che la prende in carico e la segnala alle imprese che cercano manodopera. Inoltre, anche le aziende agricole associate possono usare la piattaforma, pubblicando le offerte di lavoro. “Mi fa piacere evidenziare che molti italiani hanno risposto alla richiesta delle aziende agricole e hanno trovato un’occupazione, sebbene temporanea, grazie alla piattaforma AgriJob – conclude Giansanti – questo ci deve far riflettere comunque sulla necessità di impegnarci per la formazione di nuove professionalità, a partire proprio da chi si avvicina con interesse, per la prima volta, all’agricoltura”.

“Il successo di tale iniziativa – afferma il Presidente Comagri, Filippo Gallinella – dimostra quanto sia necessaria una piattaforma centralizzata, magari gestita da Anpal, con i dati Inps e Agea per unire domanda-offerta, cosa che noi chiediamo da tempo e auspichiamo che i ministeri competenti la mettano in funzione quanto prima”. Inoltre, “una volta superata l’emergenza sanitaria – aggiunge Gallinella –  occorre predisporre per il futuro anche un ‘nuovo libretto di lavoro agricolo’ che consenta a chiunque percepisca un sostegno al reddito di poter decidere di lavorare in agricoltura saltuariamente, essendo in condizioni fisiche adatte e possedendo i propri dispositivi di protezione individuale, senza che questo vada ad incidere sulle imposte sul reddito”.

 Alessia Capeccioni