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Carne a chilometro zero. Due neolaureati inventano “Pascol”

Roma (15 giugno 2020) – Federico Romeri, 24 anni di Albosaggia e Nicolò Lenoci, 25 anni di Sondrio, entrambi neolaureati in Management per l’impresa alla Cattolica di Milano, hanno deciso di aprire una start up nel settore agroalimentare: la Pascol.

La start up, basata su tre capisaldi – tutela del consumatore, attraverso la selezione del fornitore, rispetto dell’animale e cura dell’ambiente – si occupa di selezionare bovini da carne, prodotta in Italia, e di proporli alla propria clientela esclusivamente online. Il cliente ha così la possibilità non solo di comprare la carne, potendo scegliere tra box pre-assortiti e tagli singoli come se fosse in macelleria, ma può anche verificare e tracciare la qualità di quello che acquista.

L’obiettivo dell’azienda è appunto quello di valorizzare i piccoli produttori che hanno quel valore aggiunto nel rispetto di criteri ambientali sostenibili e che dimostrano di vendere merce di altissima qualità a prezzi concorrenziali.

“L’idea ci è venuta a partire da una necessità «personale»: mangiare carne di qualità a prezzo contenuto”, spiega Lenoci. Assistiamo, così, a un ritorno alla genuinità ed al territorio. Un bisogno che hanno in molti e del quale l’intero mercato si sta accorgendo.

Come funziona concretamente la start up? L’allevatore si impegna ad allevare i capi secondo un disciplinare comune, il quale prevede l’allevamento estensivo con lunghi periodi di pascolo, alimentazione prevalentemente a erba e fieno con integrazione di cereali OGM free. Pascol, poi, acquista i capi dall’allevatore selezionato e li vende al dettaglio tramite il sito e-commerce (www.Pascol.it).

Il valore generato da questo modello di business è ripartito su tutta la filiera: il piccolo allevatore è equamente remunerato e potenziato da un punto di vista commerciale. I piccoli macelli del territorio, invece, si occupano della lavorazione della carne.

Un aspetto importante è infatti la possibilità di poter scegliere l’azienda agricola di provenienza della carne. Dal sito è possibile scegliere tra diverse consegne con cadenza settimanale. Per ogni consegna è indicata la razza del capo e l’allevatore, così da rendere la tracciabilità totalmente trasparente.

Il giorno indicato di spedizione è lo stesso in cui le mezzene terminano la frollatura. Il macellaio sfiletta, confeziona la carne sottovuoto e prepara i box sulla base delle ordinazioni effettuate. Subito dopo la carne viene spedita, poiché non esiste un magazzino, garantendo così la freschezza di tutta la carne venduta. Mentre in provincia di Sondrio le consegne avvengono nella stessa giornata del confezionamento, nel resto d’Italia, invece, entro tre giorni lavorativi, seguendo sempre la catena del freddo con mezzi refrigerati coibentati.

Maria Antonietta Conso