
La vespa samurai salverà i raccolti agricoli
Roma (16 giugno 2020) – Per salvare i raccolti agricoli del nostro Paese e garantire le forniture alimentari arriva il via libera – con un decreto del ministero dell’Ambiente – alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer che lo scorso anno ha provocato una vera e propria strage nei campi con 740 milioni di danni alle coltura di pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.
Il Decreto autorizza le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, le Province autonome di Bolzano e Trento, all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (la cosiddetta vespa samurai) come agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (la famigerata Cimice Asiatica).
La diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della vespa samurai è prevista a partire dai prossimi giorni con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile che ha già visto danni ad un terzo dei raccolti per il moltiplicarsi di eventi estremi, come il gelo la siccità e la grandine.
Secondo Coldiretti, a livello nazionale si stima “una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820mila tonnellate che colloca l’Italia in Europa dopo la Spagna mentre il Belpaese resta primo produttore di albicocche con 136mila tonnellate, un quantitativo che è però più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%)”, mentre si registra un “forte calo” anche per i raccolti di ciliegie.
La “cimice marmorata asiatica”, spiega Coldiretti, arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica deponendo le uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che, con le loro punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Insomma, “una vera emergenza per il nostro sistema produttivo, con ben 48mila aziende agricole colpite”.
Inoltre, prosegue Coldiretti, la lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché questo insetto “è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari”. Perciò, secondo l’organizzazione agricola, il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, “apre nuove prospettive anche se ci vorrà tempo” prima di vedere risultati apprezzabili . Ed è per questa ragione, conclude Coldiretti , che alla lotta biologica con la vespa samurai occorre “affiancare il sostegno delle Istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio”.
Maria Antonietta Conso