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Restoincampo 2.0, l’app che connette domanda e offerta di lavoro in agricoltura

Continua l’emergenza manodopera in agricoltura, duramente colpita dalla crisi sanitaria di questi mesi e afflitta, come altri settori, dall’annoso problema del difficile incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per contribuire a colmare efficacemente tale gap nasce “Restoincampo”, l’app sviluppata da Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per favorire l’intermediazione del lavoro nel settore agricolo e scaricabile gratuitamente per tutti i dispositivi in 5 lingue (italiano, inglese, francese, rumeno, punjabi).

L’applicazione è rivolta alle aziende agricole in cerca di manodopera e ai lavoratori agricoli in cerca di occupazione. I lavoratori agricoli possono inserire le proprie competenze e disponibilità sul territorio, cercare un’offerta di lavoro e inviare la propria candidatura, mentre le aziende agricole possono inserire le posizioni lavorative ricercate, visualizzare le candidature ricevute e contattare i lavoratori disponibili. Tutte le funzionalità sono inoltre accessibili, tramite il portale Myanpal, anche agli operatori dei Centri per l’Impiego e ai soggetti accreditati all’intermediazione del mercato del lavoro, inclusi gli enti bilaterali dell’agricoltura iscritti all’Albo di Anpal.

“Restoincampo 2.0” si configura come una delle risposte istituzionali al fenomeno del caporalato, in coordinamento con le altre misure implementate dall’azione di Governo: l’app consente infatti ai lavoratori agricoli di compiere un importante passo verso il miglioramento della propria condizione lavorativa, sottraendosi ai meccanismi di sfruttamento del lavoro e acquisendo autonomia nell’offerta delle proprie capacità e disponibilità. Lo ha detto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, nel corso di un’audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. Catalfo ha spiegato che è stata inserita nel sistema nazionale, collegandola al portale Myanpal, l’app già esistente della Regione Lazio.

L’app, integrata con le altre componenti del Sistema Informativo Anpal e in particolare con l’applicativo Domanda e Offerta di Lavoro, concorre alla realizzazione della mission istituzionale dell’Agenzia (coordinamento delle politiche del lavoro per le persone in cerca di occupazione e ricollocazione dei disoccupati).

“Restoincampo – spiega il presidente della Commissione Agricoltura, Filippo Gallinella – è anche un’opportunità per i giovani che cercano un lavoro stagionale e per i percettori di sussidi, poiché la versione 2.0 dell’app è completamente integrata con il sistema Dol (Domanda e Offerta di Lavoro), accessibile agli operatori dei Centri per l’impiego e a tutti i soggetti accreditati all’intermediazione nel mercato del lavoro, inclusi gli enti bilaterali dell’agricoltura se iscritti all’Albo di Anpal. Con questa app abbiamo finalmente uno strumento rivoluzionario e veloce per rispondere fattivamente alle esigenze attuali e future del settore agricolo”.

I lavoratori e le aziende già registrati a Myanpal potranno accedere all’App inserendo le proprie credenziali. “L’applicazione è una grande opportunità – afferma il direttore Generale dell’Anpal, Paola Nicastro – per sostenere le imprese e i lavoratori autonomi del settore, duramente colpiti dalla crisi derivante dall’emergenza sanitaria e chiamati a fronteggiare una stagione cruciale per i propri cicli produttivi. L’app è pensata in modo agile, intuitivo e semplificato per rispondere efficacemente alle esigenze di lavoratori e aziende agricole. È uno strumento di supporto anche per i lavoratori immigrati che prestano manodopera in agricoltura, con l’obiettivo di sottrarli allo sfruttamento del caporalato e con l’ambizione di renderli autonomi nell’offerta delle proprie disponibilità a lavorare”.

La mole di informazioni raccolte tramite Restoincampo confluirà nella banca dati Anpal. L’analisi di tali dati consentirà poi agli enti preposti un monitoraggio capillare dell’utilizzo dell’applicazione, che sarà utile anche per la futura implementazione di funzionalità più evolute.

“Si tratta di un risultato storico, atteso da tantissimo tempo da tutto il mondo agricolo – dice il sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – ringrazio la ministra Catalfo e l’Anpal per il traguardo raggiunto, a maggior ragione in questo momento particolare di emergenza sanitaria. Il Covid-19 e le relative misure di contenimento alla diffusione del virus hanno, infatti, fatto emergere in superficie, talvolta in maniera drammatica, le ataviche problematiche del comparto primario: tra queste, la difficoltà di far incrociare domanda e offerta. Per il suo andamento fortemente stagionale, l’agricoltura necessita di tanta manodopera in un determinato periodo in una ben precisata zona. Con gli spostamenti ridotti per il timore del Covid-19 – conclude L’Abbate – nonostante non vigano più le restrizioni dei mesi scorsi, l’app assume un ruolo cruciale per far conoscere le offerte di lavoro disponibili e per dare eco alle richieste delle imprese. Invito le imprese a cogliere sin da subito le potenzialità di questa app agile, intuitiva e semplificata ed a inviarci segnalazioni per il suo eventuale miglioramento”.

Alessia Capeccioni
(Responsabile Ufficio Comunicazione Fondazione Enpaia)