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Fondo da 90 milioni di euro per la zootecnia in crisi

Roma (14 luglio 2020) – Sancita l’intesa in Conferenza Stato regioni sul decreto Mipaaf che interviene su alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura dell’Horeca durante il lockdown e predispone un Fondo da 90 milioni di euro per l’anno 2020 destinato alle filiere zootecniche. Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne per un totale di 65 milioni di euro di intervento. 25 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello (15 milioni di euro) e dei prosciutti Dop (10 milioni di euro). Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei massimali di aiuto previsti dal “Quadro temporaneo” di aiuti della Commissione europea, che equivale a 100mila euro per singola impresa agricola.

“Sosteniamo gli allevatori – dice la Ministra Teresa Bellanova – e le filiere zootecniche in una fase molto delicata. I settori sono stati individuati tra quelli più danneggiati e che hanno meno aiuti strutturali, in modo da poter dare un sostegno e una tutela reale al reddito delle imprese. Abbiamo previsto che le domande siano predisposte da Agea in forma precompilata, dando la massima semplificazione possibile alle aziende nell’accesso agli aiuti. Sugli ammassi privati andiamo a intervenire su due prodotti dove l’Unione europea non aveva attivato il sostegno. Ora è necessario che tutte le filiere interessate facciano un passo in più e già dalla prossima settimana convocheremo tavoli specifici, a partire da quello suinicolo per sancire dei patti di filiera nazionali. Dobbiamo utilizzare queste risorse per progettare il rilancio, oltre a dare respiro in questa fase. I nostri interventi non si fermano qui, e credo sia doveroso ricordare che per tutti gli allevatori abbiamo anche previsto l’esonero contributivo straordinario per i mesi da gennaio a giugno 2020”.

  • I 90 milioni sono stati così ripartiti:
  • 30 milioni di euro per le imprese di allevamenti suini con aiuti fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato o suinetto allevato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno;
  • 4 milioni di euro per il comparto cunicolo con aiuti fino a 1 euro per ogni coniglio macellato dal 1° aprile al 30 giugno;
  • 500mila euro per la filiera caprina con un aiuto fino a 6 euro per ogni capo macellato dal 1° gennaio al 30 giugno;
  • 8,5 milioni di euro per gli allevamenti ovicaprini con aiuti fino a 3 euro per ogni pecora o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno;
  • 20 milioni di euro alle imprese di allevamento di vitelli da carne con un aiuto fino a 100 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30° giugno. In caso di soccida, gli aiuti sono concessi per il 25% al soccidario e per il 75% al soccidante.

“A questi aiuti si aggiungono quelli dell’ammasso privato – spiega il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate. Per le carni di vitello sono stanziati 15 milioni di euro mentre per i prosciutti di suino a denominazione d’origine protetta (DOP) 10 milioni di euro. Alla filiera del latte bufalino sono assegnati, poi, 2 milioni di euro che incrementano le risorse già destinate alla filiera con il Fondo per la competitività delle filiere, previsto dal decreto ministeriale dello scorso 3 aprile”.

Per dare un valido sostegno alle imprese per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria Covid19, che ha messo in gravi difficoltà molte aziende, soprattutto quelle di piccole dimensioni, “gli aiuti sono concessi – conclude L’Abbate – per carni di qualità da animali allevati e macellati in Italia. Le misure  saranno attuate da Agea, una volta convertito definitivamente in legge il Decreto Rilancio. L’impegno del Ministero delle Politiche agricole per sostenere le imprese agricole italiane a risollevarsi dalla crisi causata dal Covid-19 prosegue con grande attenzione e costanza. Alle misure di ristoro economico, sono abbinati strumenti di accesso al credito per la liquidità delle aziende mentre si è al lavoro su un piano per rilanciare le esportazioni delle eccellenze agroalimentari made in Italy”.

 

MAC