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Sistema contributivo stabile e una forchetta di flessibilità in uscita

Tiziano Treu, presidente del CNEL ed ex Ministro del Lavoro indica le traiettorie per una nuova riforma strutturale delle pensioni. “Quota 103? Un gradino in più rispetto a quanto fatto dal Governo Draghi”.

Taglio del cuneo fiscale contributivo e incentivo ai premi di produttività.

Sono queste le priorità secondo Tiziano Treu, avvocato giuslavorista, accademico, politico e oggi presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, già Ministro del Lavoro e della previdenza sociale nei Governi Dini e Prodi I negli anni ’90 e Commissario straordinario dell’Inps nel 2014.

“Il taglio del cuneo fiscale contributivo – esordisce Treu – auspichiamo sia significativo per il costo del lavoro e l’incentivo ai premi di produttività aiuterebbe sicuramente la crescita e l’economia che, in questo momento, è in stato di evidente difficoltà”.

La soluzione temporanea per il 2023, riguardo l’età pensionabile, è una combinazione fra 41 anni di contributi e 62 anni di età. La misura è stata presentata al Consiglio dei Ministri il 21 novembre e ora è al vaglio del Parlamento.

“Ad ora – continua Treu – abbiamo delle indicazioni non univoche, ma l’obiettivo è di arrivare a quota 103. Non siamo di fronte ad una vera e propria riforma, ma un gradino in più rispetto a quanto già fatto dal Governo Draghi con quota 102. E non si poteva fare di più, visto il poco tempo a disposizione del neonato Governo Meloni. Pare siano confermati – e questo è positivo – provvedimenti come l’Ape sociale e Opzione donna, sicuramente un altro modo per alleggerire e dare flessibilità all’uscita dal mondo del lavoro”.

Dopo questo anno di passaggio, obiettivo del Governo presieduto da Giorgia Meloni, dal 2024, è attivare una riforma organica che superi definitivamente la legge Fornero con l’ipotesi di “quota 41 secca”. La misura prevederebbe che, a prescindere dall’età, un lavoratore possa andare in pensione con 41 anni di versamenti.

“Una riforma strutturale – sottolinea il Presidente del CNEL – è di certo auspicabile. Ritengo che, a prescindere dalle scelte di campo, sia opportuno istituire un sistema contributivo stabile e una forchetta di flessibilità in uscita”.

Altro tema indicato da Treu è quello che riguarda i giovani. “Già avevo personalmente presentato delle proposte di legge e so che ve ne sono altre in Parlamento. Bisogna strutturare una garanzia allineata con i tempi, con il fatto che le pensioni dei giovani rischiano di essere molto basse a causa dell’entrata nel mondo del lavoro più tarda e più frammentata. Occorre però una garanzia vera” conclude l’ex Ministro del Lavoro. Ed è evidente il riferimento alla diffusione e rafforzamento della previdenza complementare.

Alice Sponton