L’Assemblea Nazionale di ANBI dell’8 e 9 luglio a Roma rappresenta un momento cruciale per il futuro della gestione delle risorse idriche e della tutela del territorio in Italia. Tra qualche settimana, oltre a fare il punto sulle sfide affrontate e sui successi ottenuti nell’ultimo anno, si assisterà anche al rinnovo delle cariche, un passaggio fondamentale per garantire continuità e innovazione nelle strategie dell’associazione.
Dal luglio 2024 ad oggi, ma anche per tutti gli anni precedenti, ANBI ha operato in un contesto caratterizzato da emergenze climatiche sempre più frequenti, dalla necessità di migliorare le infrastrutture idriche e dalla crescente attenzione alla sostenibilità ambientale. Tra gli interventi più significativi, si segnalano progetti di difesa e sistemazione idraulica, nuove iniziative per l’irrigazione sostenibile e collaborazioni strategiche con enti nazionali e internazionali.
L’intervista doppia realizzata da Previdenza Agricola con il Direttore Generale Massimo Gargano e il Presidente Francesco Vincenzi offre al lettore una prospettiva unica sulle strategie adottate e sulle sfide future. Attraverso le loro risposte, è possibile comprendere meglio il ruolo di ANBI nel panorama italiano ed internazionale le direzioni che l’associazione intende seguire per affrontare le sfide idriche e ambientali dei prossimi anni. Questa è una buona occasione per approfondire il lavoro svolto e delineare le prospettive future.
Partiamo dal bilancio del mandato e dalle sfide recenti
Dalla vostra prospettiva, qual è stato il risultato più significativo raggiunto dall’ANBI e dai Consorzi di Bonifica nell’ultimo anno (da luglio 2024 ad oggi) in termini di difesa del suolo o gestione delle risorse idriche? E, d’altro canto, quale la sfida più inattesa o complessa che avete dovuto affrontare in questo periodo?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Il risultato più significativo è l’aver mantenuto alta l’attenzione politica e istituzionale sulla necessità degli investimenti strutturali per la difesa del suolo, garantendo una presenza costante dei consorzi sui territori e un flusso costante di progetti. La sfida maggiore è stata la frammentazione degli eventi climatici, che rende imprevedibile la gestione e richiede una reattività costante.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “A mio avviso, il successo è la capacità operativa dei Consorzi, di fronte a eventi idrogeologici severi, di dimostrare sul campo la nostra efficienza da Nord a Sud e del Paese sul campo. La complessità inattesa risiede, invece, nella velocità di spesa del PNRR, che richiede un’enorme capacità amministrativa e tecnica, spesso sottovalutata, ma che ANBI ha saputo affrontare e che sta gestendo.”
Nell’ultimo anno, abbiamo assistito a fenomeni climatici estremi: siccità prolungate, eventi alluvionali, ecc., in diverse regioni d’Italia. Come ha risposto l’ANBI, attraverso i Consorzi, a queste emergenze? Ci sono stati protocolli o interventi specifici che si sono rivelati particolarmente efficaci o che, al contrario, necessitano di revisione?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Abbiamo risposto con la massima mobilitazione, sia in fase preventiva che di emergenza, evidenziando la nostra funzione di presidio capillare del territorio. I protocolli esistenti sono robusti, ma la frequenza degli eventi richiede un continuo aggiornamento e una maggiore integrazione con la Protezione Civile”.
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “La risposta è stata rapida ed efficace, grazie all’esperienza e alla professionalità del personale consortile. Vogliamo sia messa in campo l’efficacia dei bacini idrici multifunzionali e della rapida manutenzione delle reti. Ciò che necessita revisione è la burocrazia nell’ottenimento delle autorizzazioni, che rallenta interventi urgenti. Noi siamo Enti di prevenzione civile. Preveniamo i disastri quando siamo messi nelle condizioni di operare correttamente per le finalità per le quali siamo costituiti”.
Il PNRR è una risorsa fondamentale. A che punto è l’implementazione dei progetti PNRR gestiti dai Consorzi di Bonifica? Quali sono le principali difficoltà riscontrate nel procedere con questi investimenti e quali, invece, le opportunità già colte o in via di concretizzazione?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Siamo in linea con i cronoprogrammi europei e nazionali, sfruttando un’opportunità storica per modernizzare le infrastrutture. La difficoltà principale rimangono alcune criticità tecniche e amministrative nel rapporto con i Ministeri che stiamo avviando a soluzione, mentre l’opportunità è la riqualificazione di intere aree agricole e la messa in sicurezza di centri abitati.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “L’implementazione procede, con un impegno notevole per rispettare le scadenze. Le difficoltà maggiori riguardano l’aumento dei costi delle materie prime e la complessità delle procedure di gara. L’opportunità colta è l’aver dimostrato la capacità progettuale e gestionale dei Consorzi, dove operiamo, ci assumiamo sempre le nostre responsabilità.”
Continuiamo a parlare del ruolo dell’ANBI, le prospettive future e le nuove cariche
Con il rinnovo delle cariche alle porte, quale visione strategica propone l’ANBI per i prossimi anni, in particolare per quanto riguarda la resilienza dei territori e l’adattamento ai cambiamenti climatici? Ci sono nuove priorità o aree di intervento che intendete rafforzare?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “La visione è quella di un’Italia più sicura e sostenibile, dove il Consorzio di Bonifica è il perno della gestione delle attività di contrasto al dissesto idrogeologico e nella gestione multifunzionale della risorsa idrica. Obbiettivo prioritario resta la realizzazione del Piano Bacini Idrici Multifunzionali, proposto con Coldiretti e che prevede 10.000 invasi, in sintonia con l’ambiente, entro il 2030. Rafforzeremo inoltre l’attenzione sulla innovazione nell’uso delle risorse idriche in agricoltura.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “Puntiamo a rafforzare la digitalizzazione e l’innovazione negli interventi, per una gestione predittiva. Priorità assoluta sarà l’efficientamento energetico degli impianti e la promozione di progetti di economia circolare legati all’acqua, riutilizzando le risorse risparmiate per nuovi investimenti.”
Il rapporto tra agricoltura, ambiente e gestione del territorio è sempre più interconnesso. Come vede l’ANBI il proprio ruolo in questo contesto complesso? Le sinergie con altri attori sono importanti; quali sviluppi all’orizzonte?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Ci vediamo come facilitatori di equilibrio tra le esigenze produttive e quelle ambientali. Rafforzeremo il dialogo con tutti gli stakeholders e con le associazioni di categoria, che sono al nostro fianco e di cui siamo espressione all’interno dei consorzi, ma sempre in una logica di sistema e di pianificazione integrata.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “Dobbiamo intensificare il nostro rapporto con il mondo della ricerca universitaria e scientifica; sostenere le startup innovative per portare soluzioni all’avanguardia sul territorio. Siamo un modello virtuoso che all’estero ci invidiano”
I Consorzi di Bonifica sono finanziati, in parte, da contributi consortili. In un periodo di incertezze economiche, come valuta l’ANBI l’attuale modello di finanziamento? Sono previste o auspicate riforme che possano garantire maggiore stabilità o equità nella ripartizione degli oneri?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Il contributo consortile è la nostra base storica e garantisce autonomia operativa. Siamo espressione di autogoverno del territorio e l’unico esempio, per le nostre competenze, di sussidiarietà e federalismo applicato, presente in Italia. Auspichiamo però un riconoscimento più chiaro del beneficio, che il nostro lavoro apporta su scala nazionale.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “Il modello è solido, ma richiede sempre più risorse di fronte, soprattutto, alle conseguenze della crisi climatica. Sarebbe auspicabile l’adozione di una norma con un fondo nazionale per la manutenzione straordinaria di tutto il reticolo secondario per non gravare solo sui Consorziati locali.”
L’innovazione tecnologica è sempre più presente. Come l’ANBI intende promuovere e integrare queste tecnologie nelle attività dei Consorzi per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Siamo aperti all’innovazione, che è cruciale per il futuro. Stiamo promuovendo la formazione del personale e la creazione di piattaforme condivise per il monitoraggio e la gestione dati a livello nazionale.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “Abbiamo da tempo avviato progetti dove l’ANBI fungerà da acceleratore tecnologico, supportando i Consorzi nell’adozione di sistemi di decision support e nell’utilizzo di droni e sensori IoT per un’irrigazione più efficiente. L’esperienza del Centro di Ricerca Acqua Campus è un’eccellenza a livello internazionale.”
Ci avviamo alle conclusioni. Qual è il messaggio chiave che desiderate inviare ai Consorzi di Bonifica e, più in generale, ai cittadini e alle istituzioni, in vista di della prossima Assemblea e del futuro dell’ANBI?
- Francesco Vincenzi (Presidente): “Ai Consorzi dico: continuate ad essere il presidio fondamentale del territorio. Ai cittadini e alle istituzioni: l’ANBI è un partner affidabile per la sicurezza e lo sviluppo sostenibile del Paese. Il futuro richiede visione e collaborazione.”
- Massimo Gargano (Direttore Generale): “Non sottovalutiamo la complessità del nostro futuro idrogeologico. Dobbiamo agire con rapidità e professionalità, e l’ANBI, con i suoi Consorzi, è l’organismo più qualificato per farlo. Investire sulle disponibilità idriche e sulla tutela ambientale, così come sulla prevenzione idrogeologica e sulle energie rinnovabili significa investire nel futuro dell’Italia.”