Il nuovo governo dovrà compiere un grande sforzo: “avere lungimiranza nelle scelte e coraggio per quanto riguarda i temi legati alla transizione ecologica, che devono impattare positivamente sul settore agricolo considerato che produce cibo e ha a che fare indissolubilmente con l’ambiente”. Questo il richiamo del Presidente della Fondazione Enpaia Giorgio Piazza in occasione del Forum Enpaia 2022 su “Economia e società. Gli scenari di oggi e di domani nell’epoca dell’incertezza”, che si è tenuto a Roma il 15 settembre scorso. Il Forum, che è stato anche occasione per festeggiare gli 85 anni dell’Ente, ha visto la partecipazione di diversi esponenti del panorama economico, sociale e agricolo italiano che si sono confrontati sulle sfide che le Casse di previdenza e gli operatori del settore agroalimentare dovranno affrontare nel prossimo futuro tra crisi energetica, caro prezzi e cambiamenti climatici.
Acqua, energia, burocrazia
Acqua, energia e burocrazia: i tre temi strategici sui quali Piazza ha chiesto interventi tempestivi al nuovo Esecutivo. «Il prossimo governo – ha incalzato Piazza – lavori per ottimizzare la gestione della risorsa idrica: considerando la grande difficoltà che si è presentata quest’anno con la siccità, il piano laghetti di Coldiretti e Anbi dovrà essere una delle priorità. C’è poi l’idea forte di chiedere alla politica di liberalizzare la produzione di energia fino a basse potenze -perché famiglie e imprese agricole non sono energivore- così da favorire il minor consumo di gas. Infine è urgente una vera e propria sburocratizzazione per creare testi unici, che siano strumenti agili per permettere alle imprese di avere capacità di investimento e tempi certi».
Il presidente ha dunque chiesto a gran voce la costruzione di «un nuovo modello agroalimentare per il futuro. Per realizzarlo serve un salto culturale. Se il prossimo governo riuscirà a decidere su questi temi in modo deciso credo che l’Italia potrà certamente conseguire risultati positivi».
Il ruolo centrale delle Casse di previdenza per il settore agricolo
«Quello che caratterizza Enpaia – ha puntualizzato Piazza – è fare bene il proprio lavoro, quindi essere dalla parte dei previdenti, gestire bene il patrimonio per cercare attraverso gli investimenti di favorire lo sviluppo dell’economia reale, soprattutto quella legata all’agricoltura».
A ribadire la strategicità dell’Ente per l’imprenditoria agricola, il Direttore Generale della Fondazione Roberto Diacetti: «Enpaia, e in generale gli investitori istituzionali, possono avere un ruolo fondamentale in questa fase molto critica, sostenendo il Made in Italy attraverso investimenti nell’economia reale».
«L’agricoltura italiana – ha proseguito Diacetti – ha dato segni di grande resilienza nel corso del 2021 e nel 2022. Il valore aggiunto del Pil agricolo è il secondo in Europa dopo quello francese. L’agricoltura è quindi uno dei pilastri della nostra economia, tuttavia gli scenari prossimi esigono la capacità di essere ancora più resilienti rispetto alla crisi energetica e al costo delle materie prime. L’Enpaia, attraverso le proprie politiche, non solo previdenziali e di welfare, ma anche di investimento, sostiene il sistema agricolo italiano. Il nostro obiettivo è anche supportare l’imprenditoria nazionale, l’impresa agricola italiana, e in particolar modo gli investimenti infrastrutturali. La capacità degli investitori di fare da traino all’economia – ha concluso il Direttore Generale – è una delle chiavi di lettura del nostro impegno come Cassa previdenziale».
Laura Saggio