di Paolo Pellegrini, Vice Direttore Mefop
Il rilancio delle adesioni ai fondi pensione è una priorità per il nostro sistema pensionistico nel suo complesso. Il tasso di adesione attuale rappresenta sicuramente un buon punto di partenza, raggiunto grazie alla campagna informativa del 2007. Il numero di aderenti medio e le masse raggiute dai fondi pensione italiani consentono di gestire in modo efficiente le risorse ed hanno permesso ai fondi pensione di sostenere i maggiori costi interni richiesti per gli adeguamenti della struttura organizzativa alla Iorp2. Ma se guardiamo agli obiettivi della previdenza complementare, i risultati ancora non bastano. L’adesione ai fondi pensione è infatti necessaria per i singoli cittadini, soprattutto per i contributivi puri (coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1.1.1996) ma è altrettanto importante, a livello di sistema, che si raggiunga un numero di iscritti più elevato, poiché solo con un secondo pilastro di massa potremo evitare di avere in futuro intere generazioni di pensionati poveri.
In termini pratici, si pensa ad una riproposizione del silenzio assenso.
Attualmente il cosiddetto silenzio assenso (più correttamente il tacito conferimento del TFR) si applica ai soli lavoratori dipendenti del settore privato e prevede l’adesione al proprio fondo di categoria con il versamento del solo TFR maturando in caso di mancata diversa scelta (lasciare il TFR in azienda o destinarlo esplicitamente alla previdenza complementare) entro 6 mesi dall’assunzione. Di fatto l’apporto di questo meccanismo all’aumento delle adesioni si è rivelato contenuto. I lavoratori, infatti, se informati adeguatamente, hanno aderito esplicitamente alla previdenza complementare, mentre quelli non informati hanno tendenzialmente preferito rimandare la scelta, perdendo anni di contribuzione, di rendimenti e di anzianità contributiva.
Recentemente, nel settore del pubblico impiego, è stata introdotta una nuova forma di silenzio assenso per le categorie di lavoratori afferenti al fondo pensione PerseoSirio, limitata ai neo assunti post 1 gennaio 2019. Questa formula prevede il versamento della contribuzione piena (compreso contributo datoriale e lavoratore) e la possibilità di ripensamento. Sarà interessante valutare i risultati di questa esperienza.
In generale, vi sono altre proposte di revisione del silenzio assenso, ma in ogni caso sarà cruciale accompagnare qualsiasi iniziativa con una campagna informativa istituzionale di lungo respiro.
Da qualche anno si è poi sperimentata anche l’adesione contrattuale, che consiste nell’adesione al proprio fondo pensione con contributo contenuto a carico del solo datore di lavoro. Questo tipo di adesione riguarda soltanto alcuni contratti collettivi e di recente ha interessato anche Agrifondo. L’idea di base è che, una volta conosciuto il fondo pensione, il lavoratore comprenda il vantaggio di attivare la contribuzione ordinaria piena (TFR maturando e contribuzione a proprio carico) per ottenere la contribuzione ordinaria a carico del datore di lavoro.
Un ulteriore strumento di rilancio potrebbe essere l’affermazione dell’adesione online. Prevista sin dal 2016, solo negli ultimi tempi sta prendendo piede, anche sotto l’impulso della Covip. La procedura di fatto riproduce tutti i passaggi per la formalizzazione dell’adesione, dalla consegna dei documenti alla compilazione del modulo di adesione, passando per il questionario di autovalutazione. Una volta perfezionata l’adesione, l’iscritto ha comunque un tempo di 30 giorni per esercitare il diritto di ripensamento.
Si tratta di iniziative utili ad avvicinare i potenziali aderenti, che rendono più semplice il momento dell’adesione, ma ciascuna di esse, da sola, potrebbe non essere decisiva se non accompagnata da azioni volte a sensibilizzare i cittadini circa la necessità ed utilità di avviare quanto prima un percorso di accumulo previdenziale.
Non si tratta solo di lavorare sul livello di alfabetizzazione previdenziale e finanziaria del nostro Paese, che pure è cosa utile, ma di accompagnare i cittadini con informazioni istituzionali che indichino in modo semplice e chiaro perché l’adesione a un fondo pensione è la miglior soluzione possibile per l’integrazione della pensione di base, rafforzano la fiducia nei fondi pensione.