Close Menu
    Cosa c'è di nuovo

    PAC 2023–2027: le principali novità normative per l’agricoltura europea

    9 Maggio 2025

    Agricoltura 4.0, frenano gli investimenti

    6 Maggio 2025

    ENPAIA CHIUDE IL BILANCIO 2024 CON UN AVANZO DI 22.8 MILIONI

    30 Aprile 2025

    Iscriviti alla nostra Newsletter

    Ti invieremo solo notizie utili per te e per la tua attività.

    loader

     Ho Letto L'Informativa sulla Privacy

    RSS AskaNews
    • Voli, Mit: Enac amplia possibilità di animali domestici in cabina 9 Maggio 2025
    • Terrorismo, La Russa: comunità nazionale fondata su valori Costituzione 9 Maggio 2025
    • Terrorismo, Fontana: tenere viva memoria di passato doloroso 9 Maggio 2025
    • Meloni: oggi onoriamo sacrificio di Aldo Moro e Peppino Impastato 9 Maggio 2025
    • Valerio Billeri pubblica "Lo-Fi", un concept album in analogico 9 Maggio 2025
    LinkedIn YouTube X (Twitter) Threads
    LinkedIn YouTube X (Twitter) RSS
    venerdì, Maggio 9
    Previdenza AgricolaPrevidenza Agricola
    • Home
    • Enpaia
      1. Agrotecnici
      2. Periti Agrari
      3. Consorzi di Bonifica
      4. Investimenti
      5. View All

      Polizze Assicurative Sanitarie gratuite per gli Agrotecnici

      22 Gennaio 2024

      Ministero dell’Agricoltura – Bando di concorso per Agrotecnici e Periti Agrari

      15 Gennaio 2024

      Arriva il contributo (a fondo perduto) della “CASSA AGROTECNICI” per i professionisti alluvionati

      13 Dicembre 2023

      La Gestione Agrotecnici entra in EMAPI

      4 Ottobre 2023

      Per Periti Agrari arrivano coperture assicurative ad ampio raggio

      21 Marzo 2025

      AGRICOLTURA: PERITI AGRARI, BENE L’APERTURA DI AGEA A TAVOLO TECNICO PERMANENTE CON I PROFESSIONISTI

      19 Giugno 2024

      Presentato al CNEL un compendio per i periti agrari il libro “Il perito agrario e il perito agrario laureato”

      14 Maggio 2024

      Corso di aggiornamento 2023 Perito estimatore danni da avversità atmosferiche

      4 Aprile 2023

      Massimo Gargano: “Siamo un Paese da record. Anbi asset strategico per Fondazione Enpaia”

      21 Ottobre 2024

      Anbi, Vincenzi: “Acqua vitale per Made in Italy”

      30 Luglio 2024

      Nuove tutele previdenziali asset strategico di Enpaia

      3 Luglio 2024

      ANBI – Nel bacino del Mediterraneo, l’Italia non si bagna. Il Sud brucia; il Nord sott’acqua

      26 Giugno 2024

      Granarolo. Enpaia investe su filiere italiane che puntino alla sostenibilità

      21 Luglio 2023

      Enpaia si porta al 6% in Masi Agricola

      4 Aprile 2023

      Enpaia investe 30 milioni nel capitale Granarolo insieme a Cdp

      4 Aprile 2023

      Enpaia consolida la partnership con Generali acquisendo il 36% del Fondo Fleur

      10 Ottobre 2022

      ENPAIA CHIUDE IL BILANCIO 2024 CON UN AVANZO DI 22.8 MILIONI

      30 Aprile 2025

      Tutela del lavoro in agricoltura: seminario per giornalisti su legislazione e deontologia

      17 Aprile 2025

      Giornalismo e tutela del lavoro si incontrano: il modello innovativo di Fondazione Enpaia

      14 Aprile 2025

      Report Enpaia-Censis. “Dazi USA, un colpo al settore vitivinicolo italiano”

      9 Aprile 2025
    • Welfare
      1. Previdenza
      2. Fondi Integrativi
      3. Fondi Sanitari
      4. View All

      Le novità sul welfare aziendale per il 2025

      29 Gennaio 2025

      Le novità previdenziali per il 2025

      29 Gennaio 2025

      Pensioni e agricoltura, le misure contenute nella finanziaria

      27 Gennaio 2025

      Fondi pensione: sfruttare la deducibilità con l’ultimo versamento dell’anno

      11 Dicembre 2024

      Sanità integrativa, secondo pilastro a servizio della salute pubblica

      9 Maggio 2023

      Le ultime novità sul welfare contrattuale

      24 Giugno 2024

      Come utilizzare le agevolazioni fiscali dei fondi sanitari

      17 Maggio 2024

      Tutta la sanità integrativa per gli agricoltori

      19 Marzo 2024

      Fondi sanitari: come sono gestiti?

      24 Gennaio 2024

      Le novità sul welfare aziendale per il 2025

      29 Gennaio 2025

      Le novità previdenziali per il 2025

      29 Gennaio 2025

      Pensioni e agricoltura, le misure contenute nella finanziaria

      27 Gennaio 2025

      Fondi pensione: sfruttare la deducibilità con l’ultimo versamento dell’anno

      11 Dicembre 2024
    • Agricoltura
      1. Agroalimentare
      2. Made in Italy
      3. Pac
      4. Sostenibilità
      5. View All

      Dazi USA, serve una risposta unitaria per tutelare il nostro agroalimentare

      16 Aprile 2025

      Il campo come uno specchio: quando l’agricoltura riflette la nostra società

      21 Marzo 2025

      Cambio di passo in Europa sulla visione del settore primario

      28 Febbraio 2025

      Aziende agrituristiche raddoppiate in venti anni

      26 Febbraio 2025

      Mongiello: «In Italia grazie ad Enpaia sempre più lavoro vero e tutele del Made in Italy»

      20 Settembre 2024

      Nina, l’intelligenza artificiale che tutela la Mozzarella di Bufala Dop

      9 Maggio 2024

      Forum Enpaia, «Agricoltura centrale nelle dinamiche economiche, ambientali e sociali»

      17 Ottobre 2023

      Approvato il disegno di legge sul Made in Italy, le novità per l’agroalimentare

      20 Luglio 2023

      PAC 2023–2027: le principali novità normative per l’agricoltura europea

      9 Maggio 2025

      EUROPA – Condizionalità sociale, una scelta da difendere

      17 Gennaio 2025

      Il futuro incerto della Pac

      8 Aprile 2024

      Pac 2023-2027: nuove opportunità per i giovani agricoltori

      9 Maggio 2023

      Agricoltura 4.0, frenano gli investimenti

      6 Maggio 2025

      Fenotipizzazione delle colture attraverso immagini multispettrali da droni e intelligenza artificiale

      7 Febbraio 2025

      Agricoltura italiana tra sfide e opportunità verso un futuro sostenibile

      4 Febbraio 2025

      Allevamenti più efficienti e meno inquinanti con la sensoristica

      28 Novembre 2024

      PAC 2023–2027: le principali novità normative per l’agricoltura europea

      9 Maggio 2025

      Agricoltura 4.0, frenano gli investimenti

      6 Maggio 2025

      Dazi USA, serve una risposta unitaria per tutelare il nostro agroalimentare

      16 Aprile 2025

      Il campo come uno specchio: quando l’agricoltura riflette la nostra società

      21 Marzo 2025
    • Economia
      1. Ambiente
      2. Innovazione
      3. Futuro
      4. Scenari
      5. View All

      Irrigazione deficitaria possibile soluzione in periodi di siccità

      2 Febbraio 2023

      Piano laghetti: la soluzione di Anbi e Coldiretti per non sprecare acqua

      10 Ottobre 2022

      Cambiamenti climatici: un prototipo hi tech per irrigare i campi con acque reflue depurate

      7 Luglio 2022

      Produttori di olio, vino e pasta. Nuove soluzioni contro gli effetti del cambiamento climatico

      6 Giugno 2022

      Intelligenza artificiale per prevenire le piene dei torrenti

      5 Giugno 2024

      Kiwi più resistenti ai patogeni grazie ai raggi Uv

      24 Maggio 2024

      Con “Vinstein” settore vivaistico più innovativo, sostenibile e intelligente

      15 Maggio 2024

      Il robot che elimina le malerbe con un raggio laser.

      31 Gennaio 2024

      L’uomo e la macchina: Un binomio vincente per l’agricoltura del futuro

      8 Gennaio 2025

      Le connessioni in agricoltura e l’uso dell’Intelligenza Artificiale

      4 Dicembre 2024

      Tea incardinate al Senato. Verso una legge italiana per portare la sperimentazione in campo

      9 Maggio 2023

      Batteri biofertilizzanti al posto della chimica per combattere la siccità

      2 Febbraio 2023

      Stagflazione, il ritorno del grande incubo economico globale

      28 Aprile 2025

      Francesco, il pastore che ha abbracciato il mondo

      24 Aprile 2025

      La guida a singhiozzo della Casa Bianca genera il mal di mare sui mercati

      15 Aprile 2025

      Bivio Europa: Draghi e il Labirinto delle Decisioni

      26 Marzo 2025

      Stagflazione, il ritorno del grande incubo economico globale

      28 Aprile 2025

      Francesco, il pastore che ha abbracciato il mondo

      24 Aprile 2025

      La guida a singhiozzo della Casa Bianca genera il mal di mare sui mercati

      15 Aprile 2025

      Bivio Europa: Draghi e il Labirinto delle Decisioni

      26 Marzo 2025
    • Mondo del Lavoro
      1. Lavoro
      2. Sicurezza e Salute
      3. Sindacato
      4. Imprese
      5. View All

      UFFICIO o CASA? Il problema dei due corpi nello SMART WORKING

      7 Maggio 2024

      L’agricoltura ha bisogno di giovani

      11 Aprile 2024

      Video intervista a Mirco Carloni su legge giovani agricoltori

      28 Marzo 2024

      Incentivi a imprenditoria giovanile strategici per il futuro del mondo agricolo

      28 Marzo 2024

      Un kit biotecnologico per scovare le sostanze tossiche nel latte

      9 Maggio 2023

      Carne sintetica, un grande affare solo per i produttori

      9 Maggio 2023

      Sicurezza sul lavoro in agricoltura. La carta vincente per una produzione etica e green

      6 Giugno 2022

      Politiche per la salute. Occorre maggiore attenzione alle esigenze delle zone agricole e delle aree interne

      6 Giugno 2022

      Un anno cruciale per il lavoro

      26 Febbraio 2025

      EUROPA – Condizionalità sociale, una scelta da difendere

      17 Gennaio 2025

      Qualità del lavoro, necessaria alleanza strategica tra le parti sociali

      2 Dicembre 2024

      Lavoro in agricoltura, garanzia di futuro per l’economia e per il pianeta

      16 Ottobre 2024

      La remunerazione del lavoro per la crescita del Paese

      30 Gennaio 2024

      Politiche salariali e gap di genere. Il punto di vista delle imprese

      22 Dicembre 2023

      Inflazione, consumi e investimenti. Cosa chiede la Confagricoltura al Governo per sostenere le imprese

      17 Ottobre 2023

      Una nuova piattaforma di sconto fatture per i liberi professionisti

      4 Maggio 2021

      Un anno cruciale per il lavoro

      26 Febbraio 2025

      EUROPA – Condizionalità sociale, una scelta da difendere

      17 Gennaio 2025

      Qualità del lavoro, necessaria alleanza strategica tra le parti sociali

      2 Dicembre 2024

      Lavoro in agricoltura, garanzia di futuro per l’economia e per il pianeta

      16 Ottobre 2024
    Previdenza AgricolaPrevidenza Agricola
    Home»Economia»Futuro»Nella «fermentazione» europea manca l’enzima giovanile per l’Unione del futuro
    6 Giugno 2022

    Nella «fermentazione» europea manca l’enzima giovanile per l’Unione del futuro

    La situazione dell’Ue non è brillante e mette a nudo un grave deficit di partecipazione ai valori europei, tradotti spesso in interessi. Ciò che occorre è la leva della volontà giovanile e la misura di ciò che manca è data dalle indagini statistiche sullo stato di fiducia nelle istituzioni, mediamente basso, e sulla rassegnazione dei giovani davanti alla mancanza di un lavoro.
    By Enpaia
    Condividi
    Facebook LinkedIn Email Twitter

    di Giuseppe Tognon, Professore Ordinario Università LUMSA di Roma e Presidente della Fondazione trentina Alcide De Gasperi

    L’Europa è stretta tra la morsa della guerra e il rischio di una recessione economica ancora più pericolosa della crisi vissuta con la pandemia. La Nato ha assunto una rilevanza che non aveva da decenni e tutti i blocchi in cui è diviso il mondo hanno iniziato ad agitarsi, magari  per un confronto futuro finale che ci auguriamo non ci sarà. L’iniziativa politica dell’Unione europea appare forte sul piano delle intenzioni – ed è già un bene – ma è fragile, perché più l’Unione cerca di imporsi più rischia di perdere pezzi e, soprattutto, di manifestare ancora una volta la sua impotenza. L’eroismo del popolo ucraino anima l’immaginario collettivo, ma non riesce a far emergere un altrettanto forte eroismo europeo il quale non può essere visto come un’alternativa tra «vita o morte» e richiede invece una favorevole atmosfera di pace e di libertà. Quello ucraino è un eroismo da nazione dell’Ottocento, costretta purtroppo dalla storia – che raramente è benigna – a decidere finalmente del proprio futuro soffrendo e lottando. Quando la guerra in Ucraina sarà finita si dovrà fare un bilancio del nuovo potere europeo e non sarà necessariamente positivo. Il protagonismo militare e diplomatico degli Usa aggiunge molto alla vicenda ucraina ma poco alla storia politica europea che sembra ritornare verso una logica di potenza più andare verso il futuro di una vera federazione dei popoli.

    Malgrado molti segnali incoraggianti la situazione europea non è dunque brillante e mette a nudo un grave deficit di partecipazione ai valori europei, ormai tradotti troppo spesso in interessi. Le grandi discussioni sul futuro dell’Unione mascherano il fatto che dovunque il governo comunitario di Bruxelles si giri trova sempre e comunque ostacoli. Il Parlamento europeo, che è l’istituzione comunitaria più democratica, è costretto ad inseguire una serie di provvedimenti talvolta marginali che finiscono per indebolirne la funzione propositiva. E quando si risveglia al sole dell’avvenire, non ha la forza e la volontà di forzare la mano, anche perché le famiglie politiche che lo abitano sono residuali, rispetto al quadro politico ed elettorale che interessa la maggior parte dei paesi membri dell’Unione, nei quali i vecchi partiti sono tramontati o si mascherano dietro improbabili maquillages. Un’ Unione politica, come per ogni governo democratico, dovrebbe avere come compito quello di garantire la salute, la sicurezza e il benessere dei popoli, con particolare riguardo ai più bisognosi e ai giovani. Ma mentre un governo nazionale può trincerarsi dietro la volontà della maggioranza politica di cui è espressione e dunque essere “di parte”, il governo dell’Unione deve riuscire ad esprimere un’ intenzione comunitaria che va oltre la somma delle parti e non c’è dimensione  migliore di quella dei giovani che è composta da individui attivi alla ricerca di legami, di affetti e in possesso di sogni e anche di timori da superare. Solo agendo con convinzione, sia pure con rispetto, nella sfera della vita privata dei nostri figli l’Unione europea, fondata dall’alto grazie alla volontà ferma e pensosa di alcuni Padri, tra cui Alcide De Gasperi, riuscirà ad entrare in sintonia con una volontà generale non viziata da egoismi eccessivi o da mediazioni oscure di interessi e di nomenclature.

    C’è un punto che merita di essere sottolineato: è la totale mancanza di un canale ascendente europeista, dal basso, che porti in primo piano i sentimenti delle generazioni più giovani. Ciò che manca all’orizzonte è la leva della volontà giovanile e la misura di ciò che ci manca ce la forniscono le indagini statistiche e le rilevazioni sullo stato di fiducia nelle istituzioni, che è mediamente basso, e sulla rassegnazione della maggioranza dei giovani davanti alla mancanza di un lavoro «come lo vorrebbero».

    Tra aspirazioni giovanili di vita e realtà si è aperta una frattura culturale che è anche il risultato della abdicazione degli adulti alla loro responsabilità genitoriale che richiede non soltanto cura ma anche spirito critico e rispetto solido. Di fronte ad adulti inadeguati non esiste passerella legislativa o economica di emergenza che può colmare il divario tra desideri e capacità. L’ «adultità”» del diritto, delle norme, delle istituzioni, delle tradizioni politiche e delle burocrazie potrà svolgere la sua funzione preziosa di misura e di concertazione solo se posta al servizio non soltanto di una volontà «generale» espressa attraverso i meccanismi di rappresentanza ma di una volontà generazionale «vitale» che spinga chi ha 18 anni a prendere in spalla la propria vita e soprattutto ad assumere una cittadinanza attiva.

    Che cosa fare per rimettere in moto quell’Europa sociale e dei diritti che, spezzettata nelle politiche nazionali o locali, finisce per diventare un mostro di burocrazia e di miopia politica comunitaria? Molto, ma comunque non solo una contrattazione tra parti sociali che nella maggioranza dei casi faticano ad intercettare il sentimento dei giovani europei, di coloro che non sono ancora entrati nel mercato del lavoro o del sussidio garantito e che hanno la libertà di credere e di pretendere che il loro futuro possa essere  costruito anche fuori dagli schemi.

    Si avverte l’esigenza che la politica dell’Unione ricominci a lavorare sul dossier dei giovani cercando di avanzare sul piano dei diritti ma anche su quello dei doveri, chiamandoli a responsabilità collettive che riescano a forgiare un sentimento comune di cittadinanza duraturo nel tempo. Per esemplificare, potremmo fare intanto riferimento ad alcune dimensioni della vita giovanile che sono in qualche misura obbligate ma che possono esprimere nuove forme di partecipazione al futuro europeo: la dimensione dell’alta formazione, della protezione civile e della cura dell’ambiente, dell’arte e dell’espressività. Formazione, solidarietà nelle difficoltà e ricerca espressiva – in tutte le sue forme – sono tre dimensioni principali della vita giovanile di questi decenni ed è attraverso di esse che è possibile liberare i giovani dal fatalismo o dal velleitarismo che li consegna a leadership inadeguate, roboanti ma poco sagge.

    1. Puntare sull’alta formazione

    Sulla formazione sarebbe opportuno andare oltre l’esperienza Erasmus, che, sia pure con risultati lusinghieri, mostra la corda e in troppi casi si traduce in una sorta di turismo accademico a vantaggio di ceti borghesi già predisposti alla mobilità internazionale, da «classe universale». La frequenza dei corsi universitari, che interessa oggi quasi il 65% dei giovani europei, è una piattaforma formidabile per integrare culture, lingue, storie ma ancora non riesce, per resistenze nazionali e per la complicazione del diritto universitario internazionale (se di ciò si può parlare) a  garantire agli studenti universitari uno status civile europeo e la dignità per interloquire davvero nella vita universitaria. Non basta il meccanismo del riconoscimento dei crediti quando reclutamento, carriere, programmi dei corsi sono così diversi e spesso contraddittori nei vari paesi dell’Unione, i cui Trattati infatti non toccano la questione come meriterebbe e come sarebbe possibile, considerando la progressiva convergenza dei saperi. Come ha detto il Presidente Mattarella in una Lectio doctoralis che ha tenuto a Parma il 4 ottobre 2021: «L’Europa può giovarsi dell’università anche sul piano politico e civile per sperimentare forme più sofisticate di cittadinanza nella libertà di studio e di ricerca […] Forse è giunto il momento per chiedere che le istituzioni europee inseriscano nella loro agenda, accanto alle grandi questioni incompiute della sicurezza e della armonizzazione economica e fiscale, anche il tema della dimensione universitaria. Appare maturo il tempo di un diritto universitario europeo, inserito se necessario nei Trattati, così da porre il nostro continente all’avanguardia nel fornire un supplemento di garanzie, se occorre anche speciali e temporanee, agli studenti e ai docenti delle università, nel loro percorso. Si tratta di questione che deve essere proposta e può trovare posto nel percorso di riflessione della Conferenza sul futuro dell’Europa. È la “sovranità condivisa” della cultura che unisce ogni persona ai suoi simili, rende coese le comunità, ne rafforza l’autonomia». Ciò che il nostro Presidente della Repubblica suggerisce è esattamente il contrario di quanto purtroppo auspicato da un sistema mercantilistico dell’alta formazione, che punta a privilegiare, per attrarre nuovo capitale umano, gli High potential individual, cioè coloro i quali in virtù del fatto che hanno frequentato atenei prestigiosi e magari carissimi, hanno la strada spianata per carriere di prestigio o per aggirare restrizioni all’ingresso e alla mobilità tra gli Stati.

    1. Favorire impegno in Protezione civile e cura dell’ambiente

    Una seconda strada potrebbe essere quella della realizzazione di un Corpo europeo della protezione civile, fatto di professionisti ma integrato da volontari “di leva” e chiamato ad intervenire in tutti i paesi con tempestività quando calamità naturali o industriali lo richiedano. L’aiuto tra gli Stati funziona ma richiede tempi e modalità  spesso lente e farraginose. In caso di alluvioni o incendi o terremoti si arriva spesso tardi, quando le risorse nazionali sono ormai esaurite e i danni ormai gravi. Ciò che è necessario costruire sul piano della sicurezza e di difesa europea si potrebbe intanto sperimentare attraverso questo strumento di protezione civile integrata che troverebbe tra i giovani sicura rispondenza nel sentimento ecologista e di protezione dell’ambiente. L’idea di un Corpo europeo per la protezione civile non è nuova, ma non si è ancora riusciti a farla decollare e potrebbe essere uno degli esempi di «cooperazione rafforzata» tra alcuni paesi di cui si parla come della formula necessaria per superare il tabù della unanimità nelle decisioni.

    1. Promuovere la creatività artistica, culturale e artigianale

    Infine, una terza dimensione in cui osare di più è quella della creatività. Non mancano programmi europei e non mancano grandi manifestazioni che attirano migliaia di giovani, ma si resta per lo più nell’ambito di un’offerta dall’alto che non va in profondità e che, soprattutto, per intercettare il mercato, deve restare ad un livello che spesso non è «popolare», ma scade nel kitch. Invece, per favorire la sperimentazione nei diversi linguaggi dell’arte, è decisivo credere nella libertà assoluta di sperimentare così da apprezzare nei singoli la voglia di rischiare e soprattutto la  possibilità di cercare strade nuove, anche sbagliando. Basterebbe creare a livello europeo un meccanismo fiscale agevolato per i giovani, sotto i 40 anni, che decidono di dedicarsi individualmente o in gruppo all’ esperienza e alla produzione artistica, estesa all’artigianato di qualità. Ciò che viene fatto per incentivare le start up tecnologiche o finanziarie dovrebbe essere fatto, e meglio, per l’arte e la cultura artistica. Non basta favorire il mercato dei libri o degli audiovisivi, o cercare di frenare lo strapotere dei social dominati da grandi corporations americane o asiatiche. Nel campo della libertà di espressione e della creatività occorre che non tutto sia intercettato dai potenti o da chi è organizzato e occorre che qualche cosa arrivi direttamente ai singoli giovani o ad associazioni. Se si vuole attivare l’enzima capace di far fermentare e dunque trasformare una comunicazione standardizzata pilotata da interessi economici giganteschi, il modello a cui guardare non è quello degli influencer, ma piuttosto quello di artisti che maturano la loro arte e la loro visione del mondo nel corso di una carriera che non è soltanto professionale, ma di vita.

    In conclusione, possiamo affermare che la vocazione dell’Europa non può più essere dominata da modelli istituzionali rigidi e mutuati da quelli degli Stati del passato e non può adottare soltanto la logica finanziaria o della regolamentazione dei prodotti e dei servizi. E, anche se la guerra nel cuore del continente europeo ci riporta alla sostanza della pace e della autodeterminazione dei popoli, non è bene dimenticare che se di vocazione si deve parlare essa non può ridursi alla autodifesa ma va cercata nell’ energia «naturale» espansiva di più di cento milioni di giovani oggi tra i 16 e i 32 anni su cui noi confidiamo non solo per la nostra vecchiaia ma per la loro e altrui felicità.

    Articoli correlati

    Futuro

    L’uomo e la macchina: Un binomio vincente per l’agricoltura del futuro

    8 Gennaio 2025
    Futuro

    Le connessioni in agricoltura e l’uso dell’Intelligenza Artificiale

    4 Dicembre 2024
    Futuro

    Tea incardinate al Senato. Verso una legge italiana per portare la sperimentazione in campo

    9 Maggio 2023
    Fondazione Enpaia
    Piu popolari

    Le novità previdenziali per il 2025

    29 Gennaio 2025

    ENPAIA CHIUDE IL BILANCIO 2024 CON UN AVANZO DI 22.8 MILIONI

    30 Aprile 2025

    Pensioni e agricoltura, le misure contenute nella finanziaria

    27 Gennaio 2025

    Agricoltura 4.0, frenano gli investimenti

    6 Maggio 2025
    Seguici su:
    • YouTube
    • LinkedIn
    • Twitter
    Chi siamo
    Chi siamo

    “PREVIDENZA AGRICOLA E NON SOLO..”
    Direttore Editoriale: Sergio Retini
    Direttore Responsabile: Francesco Gagliardi
    Proprietario ed Editore: Fondazione E.N.P.A.I.A
    Sede Legale ed Operativa: Viale Beethoven, 48 Roma
    Registrazione Tribunale di Roma n°52/2021 del 20.04.2021
    Segreteria di Direzione: Maria Antonietta Conso
    Progetto Grafico: Elpidio Orsomando

    YouTube LinkedIn
    LE NOSTRE SCELTE

    PAC 2023–2027: le principali novità normative per l’agricoltura europea

    9 Maggio 2025

    Agricoltura 4.0, frenano gli investimenti

    6 Maggio 2025

    ENPAIA CHIUDE IL BILANCIO 2024 CON UN AVANZO DI 22.8 MILIONI

    30 Aprile 2025
    PIù POPOLARE

    Come utilizzare le agevolazioni fiscali dei fondi sanitari

    17 Maggio 20243.739

    Fondi pensione: sfruttare la deducibilità con l’ultimo versamento dell’anno

    11 Dicembre 20241.677

    Enpaia, restyling servizi online

    15 Ottobre 20241.496
    © 2025 Fondazione Enpaia
    • Home
    • Privacy Policy
    • Contatti
    • Cookie Policy (UE)

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Gestisci Consenso
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza preferenze
    {title} {title} {title}