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Autore: Enpaia
L’Ente Nazionale di Previdenza degli addetti e degli impiegati in agricoltura (ENPAIA) ha concluso un accordo per un co-investimento in due immobili ad uffici di nuova costruzione ad Assago (Milano). L’operazione prevede la sottoscrizione da parte di ENPAIA di una quota del 36%, accanto ad altri investitori istituzionali, di un fondo immobiliare istituito e gestito da Generali Real Estate SpA Società di gestione del risparmio. Il fondo immobiliare è dedicato a due immobili per uffici, denominati U1 e U3, realizzati nel 2021 in linea con i più elevati standard in termini di sostenibilità, dotati di certificazione LEED Gold e WELL…
di Sergio Retini, Vice Presidente ENPAIA L’adesione dei lavoratori dipendenti alla previdenza complementare non decolla. A fronte di una platea di circa quindici milioni di addetti nel settore privato soltanto poco più di un quinto risulta oggi iscritto ai fondi pensione negoziali. E’ un dato che deve interrogare e preoccupare per gli effetti che produrrà nel lungo termine considerando anche che la platea degli iscritti è costituita da oltre l’80% di ultra-trentacinquenni. Alla base c’è la mancanza di un modello culturale nel Paese, nelle aziende e fra i lavoratori che nei fatti ne ha frenato lo sviluppo con inevitabili gravi conseguenze, già attuali e future…
Le aziende che applicano il CCNL quadri e impiegati del settore agricolo, dal 13 giugno c.a., possono effettuare il versamento dei contributi al Fondo di previdenza complementare Agrifondo. Il contributo contrattuale a carico dei datori di lavoro è pari a 10 euro mensili (da versare per 14 mensilità) per ciascun quadro e impiegato ed è dovuto sia per i lavoratori già iscritti ad Agrifondo alla data del 1° gennaio 2022, sia per i lavoratori non iscritti. Per i quadri e gli impiegati che risultano già iscritti ad Agrifondo al 1°gennaio 2022, il contributo contrattuale è aggiuntivo rispetto a quello attualmente previsto a…
di Ettore Prandini, Presidente Coldiretti L’emergenza Covid prima e la guerra in Ucraina, oggi, con i rischi di una crisi alimentare globale che stanno denunciando anche Governi e Organizzazioni come l’Onu e il Fondo monetario internazionale, hanno spostato l’attenzione sul cibo balzato al centro nelle strategie geopolitiche. E oggi si parla del grano come di un elemento da cui partire addirittura per avviare la costruzione di un percorso di pace. L’impennata dei costi di produzione che avevamo denunciato ben prima che esplodesse il conflitto nel cuore dell’Europa stava già creando molti problemi alle nostre aziende. E da tempo sosteniamo la necessità di…
di Onofrio Rota, Segretario generale Fai Cisl Il tempo che stiamo vivendo è straordinario, e in quanto tale richiede a tutti noi un impegno fuori dall’ordinario. Prima la pandemia, poi la crisi internazionale indotta dall’aggressione militare russa contro il popolo ucraino, hanno fatto emergere in maniera ancora più netta il bisogno di consolidare il settore agroalimentare, asset strategico del Paese in termini di ricchezza prodotta ma anche di sicurezza alimentare e coesione sociale. Tuttavia, per il comparto esistono ancora ampi margini di crescita e sviluppo anche in termini di attrazione turistica, industria culturale e transizione ecologica. Sul primo versante, parliamo della caratteristica…
di Mario Giro, Professore di relazioni internazionali all’Università per stranieri di Perugia, già viceministro degli Esteri Stiamo vivendo un tempo difficile in cui assistiamo alla rivalutazione della guerra come strumento di risoluzione delle contese internazionali. L’aggressione russa all’Ucraina ha messo in moto dinamiche non controllabili con effetti che stanno andando ben al di là del Donbass o del Mar Nero, come osserviamo con la penuria alimentare in Africa. Molto grave la crisi del sistema multilaterale e l’impotenza delle istanze internazionali, in primis delle Nazioni Unite. La crisi dell’approvvigionamento energetico e delle catene di approvvigionamento stanno amplificando gli effetti della pandemia sull’economia mondiale.…
Verso un nuovo meridionalismo
di Pier Paolo Baretta, Assessore bilancio e patrimonio Comune di Napoli Parlando a Napoli, in occasione della firma del «Patto per Napoli» (l’accordo tra Governo e Comune per evitare il dissesto finanziario della città), il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha imperniato il suo discorso sulla centralità del Mezzogiorno nello sviluppo del Paese e dell’Europa. Lo ha fatto rifuggendo da ogni accento compassionevole o consolatorio, soffermandosi più sulle opportunità che sui ritardi e indicando nel PNRR l’occasione storica da non perdere. Perché non ci fossero equivoci, Draghi ha detto chiaramente che il (nuovo) meridionalismo che ci serve deve essere sgombro dal tradizionale…
di Alessandro Folli, Presidente Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, Presidente nazionale Snebi I Consorzi di bonifica regolano e gestiscono l’acqua dei reticoli artificiali con finalità prioritariamente irrigue, soddisfacendo in primis le esigenze idriche delle aziende e realtà agricole dei propri territori. I Consorzi sono infatti enti pubblici economici che operano all’insegna dell’autogestione e dell’autofinanziamento: gli agricoltori e i proprietari di immobili che ricadano in un comprensorio versano infatti una quota in cambio dei servizi e delle opere assicurate da questi enti. E’ risaputo come l’uso irriguo dell’acqua sia secondo unicamente a quello umano. L’80% dei prodotti italiani deriva appunto dalle aree irrigate e…
L’agricoltura del futuro sarà più smart
di Angelo Frascarelli, Presidente ISMEA Stiamo vivendo una fase dell’agricoltura che le analisi scientifiche e l’Unione europea definiscono ”agricoltura smart”. Perché un’agricoltura smart? Perché è l’agricoltura che vogliono i cittadini e i consumatori. I cittadini indirizzano le politiche ed esse ci portano verso un’agricoltura che deve essere più produttiva e più sostenibile. Nello stesso tempo, i consumatori indirizzano le scelte degli agricoltori, perché richiedono all’agricoltura: più salute negli alimenti; più ambiente nelle zone rurali; prodotti alimentari a prezzi ragionevoli. L’agricoltura smart è basata su quattro caratteristiche: innovazione; sostenibilità; resilienza; alimentazione e salute. Cosa chiede questo tipo di agricoltura ai professionisti del settore?…
Cambiamenti climatici: un prototipo hi tech per irrigare i campi con acque reflue depurate
di Laura Saggio La mancanza di piogge che sta interessando tutto lo stivale, mettendo a rischio desertificazione più di ¼ del territorio nazionale, con danni stimati all’agricoltura quest’anno pari a circa 2 miliardi di euro per effetto del calo dei raccolti dovuti alla mancanza di acqua (dati Coldiretti), conferma come la siccità sia diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana. Questo allarme impone soluzioni innovative e alternative di recupero e gestione della risorsa idrica, tanto più che in Italia riusciamo a trattenere solo l’11% delle piogge per via di importanti carenze infrastrutturali. Un esempio, in tal senso, viene dalla ricerca:…